Commentario abbreviato:Genesi 39:5Capitolo 39 Giuseppe preferito da Potifar Gen 39:1-6 Giuseppe resiste alla tentazione Gen 39:7-12 Giuseppe è accusato dalla sua padrona ingiustamente Gen 39:13-18 Egli è gettato in prigione ma Dio è con lui Gen 39:19-23 Versetti 1-6 I nemici possono privarci dei nostri possessi materiali ma non possono privarci della saggezza e della grazia, possono separarci da amici, parenti e dal nostro paese ma non possono toglierci la presenza del Signore. Essi possono privarci di benefici esterni, derubarci della libertà e rinchiuderci in prigioni sotterranee ma essi non possono tagliarci fuori dalla comunione con Dio, dal trono di grazia o privarci dei benefici della salvezza. Giuseppe fu benedetto e benedetto grandemente perfino nella casa dove fu schiavo. La presenza di Dio in noi ci fa prosperare in tutto ciò che facciamo. I buoni sono la benedizione del luogo dove vivono e i buoni servi possono anch'essi così stimati tali. La prosperità del malvagio, in un modo o in un altro, favorisce i buoni. Qui troviamo una famiglia malvagia benedetta per amore di un loro buon servo. Riferimenti incrociati:Genesi 39:5Ge 12:2; 19:29; 30:27; De 28:3-6; 2Sa 6:11,12; Sal 21:6; 72:17; At 27:24; Ef 1:3 Dimensione testo: |